Pensi di avere il dono della chiaroveggenza?
Provi forti emozioni improvvise legate a situazioni o persone che prima di quel momento pensavi di non conoscere? Hai sentito qualcosa che andava oltre l’empatia? E se avessi davvero un dono, come fare per esserne sicuro?Per capire se hai un dono, devi fidarti prima di tutto del tuo intuito e delle tue sensazioni. Per esempio, quando incontri per la prima volta uno sconosciuto e provi delle sensazioni positive o negative, questo non significa necessariamente che hai un dono ma che forse sei semplicemente sensibile alle sue emozioni.
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Come faccio a capire se ho un dono?
Il metodo più veloce per sapere se hai un dono da chiaroveggente o sensitivo è provare ad interpretare le carte e chiedere un consulto di cartomanzia. Scegli delle carte divinatorie semplici come ad esempio le Sibille Lenormand.
Pensa ad una domanda precisa, ad esempio: Paolo o Giulia mi chiameranno oggi? Pesca tre carte e disponile a croce. Osserva le carte con calma. Se i colori e i disegni ti suggeriscono una risposta, lascia che si faccia strada tra i tuoi pensieri. Ricorda: la risposta deve essere o un sì o un no. Metti a posto le carte e aspetta di verificare che la tua predizione si verifichi o meno.
Consulta il tuo tema astrale per scoprirlo
Un altro modo, forse quello più attendibile e sicuro, è consultare direttamente un astrologo. Il dono della veggenza è presente nel tuo tema natale così come la sua origine e il suo potenziale di evoluzione.
Non tutti hanno un dono. A volte è l’intuito a suggerirci le scelte più appropriate, altre volte è grazie all’istinto che veniamo a capo di situazioni apparentemente irrisolvibili. In ogni caso, questo non basta per rispondere con certezza alla tua domanda. La configurazione astrale legata al tuo tema natale è l’unico modo per capire se hai davvero un dono, nonostante non sia al sempre affidabile.
Come sviluppo il mio dono?
Il dono della veggenza si sviluppa e si affina col tempo e l’esperienza. Su come si sviluppi le teorie sono molteplici: alcuni sostengono sia a seguito di uno shock emozionale, altri sostengono che sia ereditario. In ogni caso, bisogna sempre tenere a mente che la veggenza è un dono che appartiene solo ed esclusivamente a quella persona. Ogni dono è unico nel suo genere e deve essere sviluppato: come un musicista si esercita con il solfeggio, un veggente si esercita con il suo dono. Nessuno potrebbe dall’oggi al domani iniziare a suonare Mozart senza aver prima studiato a dovere.
Alcuni sostengono che dono sia sinonimo di sofferenza. Non è assolutamente così. Avere presentimenti su avvenimenti futuri è meraviglioso. Sta a te imparare a modulare l’energia ed evitare di perderne il controllo. Dovrai imparare a canalizzarla e orientarla verso una direzione chiara e precisa. Il tempo, l’esperienza, gli incontri, la conoscenza contribuirà a sviluppare il tuo dono.
Come vivere con un dono?
Un dono è il frutto del lavoro di tutta una vita. Il dono della veggenza non è una cosa da prendere alla leggera, poiché è pieno di insidie e ostacoli. Percepire emozioni, presagire situazioni ed eventi futuri, rappresenta un importante strumento di conoscenza non sempre semplice da gestire.
Spesso i veggenti non amano fare previsioni sulla loro vita, per paura o scaramanzia. Se hai un dono, prenditene cura, è prezioso e sensibile, tanto quanto te!