Channeling è una parola inglese che significa "canalizzazione", cioè l'atto che compie il channeler (canale, persona che compie il channeling) quando si mette in contatto con la dimensione di luce, una dimensione superiore, da cui arrivano messaggi, volti sempre all'evoluzione spirituale di chi li richiede. È un fenomeno medianico, un'evoluzione della medianità, del classico contatto con le entità del passato.
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Qual è la differenza tra un medium e un channeler?
La netta differenza tra medium e channeler sta nella natura e nelle origini del dono. Mentre il primo nasce con il dono della medianità, il secondo può svilupparlo successivamente. Il channeling può quindi essere praticato da chiunque!
Se il medium contatta solo entità dei trapassati, il channeling va molto più in là: in primo luogo ci si mette in contatto con il proprio IO superiore, così da poter contattare il proprio "spirito guida", entità di luce evoluta che si mette al servizio dell'umanità. Ognuno di noi ha uno spirito guida che ci indica la strada da seguire e le scelte migliori da prendere.
L’importanza del nostro spirito guida
Ma qual è la vera funzione del channeling? Molto semplice, i suoi messaggi sono di pura armonia, e sono volti a migliorare la nostra persona. Ci mostrano la strada migliore da percorrere sia spiritualmente che materialmente. Attraverso gli spiriti guida, proprio grazie al loro ruolo, è possibile comunicare con altre dimensioni. Molti usano questa disciplina per comunicare con le entità dei disincarnati, con lo spirito guida di una terza persona (ovviamente consenziente), e anche con gli animali!
I messaggi che riceve il channeler sono per lo più vocali: essi vengono però generalmente trascritti, e spesso pubblicati in libri in modo condividere il loro sapere. Nel libro “La legge dell'attrazione” di Esther e Jerry Hicks, scritto proprio con l'aiuto del channeling, Esther Hicks canalizza un gruppo di entità illuminate, che si fanno chiamare Abrham. Inizialmente i due channeler condividevano i loro messaggi solo con amici, poi hanno iniziato a tenere seminari e infine pubblicare il solo sapere in libri che aiutano molte persone a capire le dinamiche della vita e migliorarla.
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La mia esperienza personale con il channeling
Il channeling ha cambiato la mia vita. Ricordo che quando iniziai a canalizzare, l'unica cosa che riuscivo a percepire erano immagini di un lichene, che provvedevo a disegnare e cercavo di interpretare.
Ad un tratto riuscii a percepire un’idea, un messaggio chiaro e distinto: "Cambierai modo di vedere le cose, il tuo DNA cambierà”, e trovai lì, proprio dove ero seduta, sul tappetino da meditazione, un rametto di lichene, che nella simbologia rappresenta proprio il DNA!
A volte capita, in una seduta di channeling di sentire profumi, di ricevere oggetti, di ritrovare cose perdute. Dipende sempre da chi si canalizza, perché, come nelle sedute dei medium, può succedere di tutto. Ci sono delle regole tra i channeler per evitare questi inconvenienti, e, oltretutto, bisogna sempre mettere in guardia dai messaggi che si ricevono: è possibile canalizzare entità malevole, ma, ve lo assicuro, non è piacevole! Per questo, chi vuole diventare un channeler, deve essere iniziato da persone esperte, che possano insegnare loro la meditazione adatta, seguirli nelle delicate fasi iniziali e sapere cosa fare in caso si canalizzi un'entità negativa per evitare "incidenti".
Top 5 delle domande più frequenti sul Channeling
1) Come ha le visioni un medium?
Ogni medium recepisce questi messaggi a suo modo. Immagini in rapida successione, voci e sensazioni, sta al medium interpretare questi segnali, descriverli e capirne il significato.
2) Possiamo entrare in contatto con qualunque spirito o per alcuni è più difficile?
Sì, si può entrare in contatto, parlare, comunicare con tutti gli spiriti defunti, ma a farlo deve essere una persona capace: un medium. Solo, non ci riusciresti, a meno che anche tu non abbia un dono.
L’esistenza dei medium dimostra che ci sia qualcosa dopo la morte, che esista una continuità, un’altra forma di esistenza.
3) Come e quando ci si può mettere in contatto con gli spiriti?
Solitamente un medium si mette in contatto con i defunti senza bisogno di particolari tecniche, l’unica cosa che deve fare è essere pronto ad ascoltare.
4) Gli spiriti sono tutti maligni?
Nell’immaginario collettivo gli spiriti tornano tra i vivi per vendicarsi, per dire ciò che non hanno avuto tempo o modo di dire, non è proprio così! Uno spirito si preoccupa poco dei problemi dei vivi e solitamente si manifesta a persone capaci di riconoscerlo. Quando uno spirito si manifesta a un medium fa di tutto per farsi riconoscere dalla persona che lo consulta.
5) È pericoloso entrare in contatto con gli spiriti del passato?
Effettivamente se il medium non è ben disposto, se non è “puro”, richiama degli spiriti potenzialmente pericolosi.
Quali sono le sette regole del Channeling?
Per chi si rivolge ad un channeler per ricevere i messaggi dal proprio spirito guida, ci sono delle regole che chi canalizza conosce. Ecco come riconoscere se tali messaggi provengono da entità realmente evolute:
1) Il messaggio deve essere utile a tutti, cioè, lo si può usare per più persone.
2) Il messaggio deve avere un contenuto di incoraggiamento,mai di ordine!
3) Il messaggio non può cercare di ostacolare l'esercizio del libero arbitrio (io rimango libero di scegliere).
4) Il messaggio non deve violare l'integrità della persona e delle sue credenze.
5) Chi canalizza non si può presentare come unica fonte di una certa entità.
6) Il messaggio deve dare informazioni nuove.
7) Il messaggio deve contenere suggerimenti e soluzioni spirituali.
Queste entità benevole non amano fare predizioni sul futuro, e quindi bisogna diffidare quando si percepiscono oracoli. L'unico obiettivo di un angelo custode è quello di aiutarci a vivere meglio, e se ci capita di soffrire, di sostenerci e aiutarci ad andare avanti e crescere.
Anonimo 2 anni fa